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Tai se n’è andata questa settimana..
È stata dura per noi, ma le abbiamo voluto bene fino all’ultimo e lei ne ha voluto a noi. Ho dovuto prendere la decisione più difficile della mia vita mercoledì, ma piano piano il dolore passa e resta la consapevolezza di una vita lunga e serena insieme.
Aggiorno questo post con un paio di riflessioni di questa settimana, perché ci si chiede sempre, arrivati a questo punto, se valga la pena iniziare una nuova avventura e ripartire. Una domanda che potrebbero farsi in tanti prima di prendere un cucciolo.
Dal mio canto mi ritengo fortunato, abbiamo passato alcune disavventure ma è stata una vita piena, da quando eravamo entrambi “cuccioli” ad ora entrambi maturi e sempre positivi.
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15/02/2021
"Chi non ha mai posseduto un cane, non sa cosa significhi essere amato"
28-14
25 anni fa i miei genitori mi diedero un fratello.
14 anni fa, quando ne avevo altrettanti io, ricevetti anche una sorella.
Ero ancora un bambino. Ogni giorno che tornavo da scuola, poi dall’Università, poi dal lavoro, dal tennis, dai viaggi. Si affacciava sempre al cancello quando sentiva il rumore del motore, poi veniva incontro a salutarti felice. Giusto 2 minuti di feste eh! Poi lasciami in pace che devo farmi gli affari miei!
Hai sempre avuto un carattere testardo e indipendente, un po’ come me. Quando ci fu la separazione, 6 anni fa, entrambi ci lasciammo un po’ andare per qualche tempo, ma poi di nuovo ci rianimammo, un po’ alla volta, insieme. È ancora l’anno scorso, quello della rinascita definitiva, dell’entusiasmo e della voglia di fare. Sempre forti.
Anche negli ultimi giorni, in cui sei sempre più stanca, spaventata, hai la forza di scodinzolare semplicemente perché torno a casa, o ti addormenti se sono vicino.
Mi hai conosciuto bambino, entusiasta ma fragile ed insicuro, mi hai accompagnato fedele fino ad ora, quasi come se avessi dovuto completare il tuo compito di lasciarmi, più maturo, più sicuro, più felice.
Le cose da scrivere sarebbero infinite, per qualche giorno inevitabilmente i sorrisi e le parole torneranno ad essere un po’ di meno. Per qualche giorno, vedrò in casa un angolo vuoto. Ma passerà.
Perché quando qualcosa ti da tanto, è inevitabile lasci un vuoto quando manca, e non c’è modo di prepararsi. E non c’è vergogna nel stare male un po’.
Ma abbiamo dato tutto, e col tempo resteranno solo dei ricordi felici.
Quindi, grazie.
Grazie.
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Una poesia che scrissi al suo 14’ compleanno:
“ Le cose più belle a volte non le aspetti come quel giorno, tornano da scuola ti trovai nascosta, con quegli occhi furbetti da me scappavi, strisciando sotto l’aiuola. Ancora non avevo capito se fossi un cane o un gatto testona e solitaria, sempre fuori in cerca di avventura ma sicuramente il regalo più bello che mi fosse fatto in quel Natale zompettavi con la tua goffa andatura. Energica e giocherellona, con peluches ed ossetti ma sempre pronta, quando tarda era l’ora a salire di sopra, ronfando ai piedi dei letti talvolta nel sonno agitandoti ancora. Di carattere diffindente, abbaiavi al prossimo venturo potevi essere ovunque, in giardino o dietro al divano, appena suonava il campanello, sfrecciando come un siluro davanti alla porta ti piazzavi invano, poiché sufficiente era che un estraneo entrasse per fuggire sotto alla tavola o dietro il padrone, ma bastava che qualcuno del cibo mostrasse per diventare subito suo grande amicone. Ma nulla ti ha mai fatto più paura del vento forte, o del tuonar sopra al tetto bastava un botto qualsiasi per renderti sicura che il posto più sicuro in casa fosse il gabinetto. La tua vera passione da sempre son state le scorribande tanto che era un “andiamo” come parola chiave a farti levare sulle zampe, facendoti grande tirando il guinzaglio neanche fosse una trave. Non erano mai abbastanza le uscite giornaliere e col tempo imparasti in vari modi a fuggire scavando sotto le siepi, infilandoti tra le ringhiere facendoci impazzire pensando a dove potessi finire. Ma la vera gioia l’hai sempre provata quando da lontano del nostro mezzo sentivi il rumore in quel preciso momento, a metà giornata attendevi sulla soglia, ritrovando vigore. Ma col tempo diventavi sempre più compagna fedele riconoscendo anche quando di te volevamo prenderci cura portandoti in quel luogo, che ritenevi crudele poiché della dottoressa riconoscevi la figura. Si sa, gli anni son passati, cambiando anche casa portando col tempo il bianco sulla tua criniera matura; non cerchi più ormai, di fare l’evasa ma mostri sempre più la tua vera natura. Come in quel periodo, che fu di lontananza quando la famiglia si disgrego’, a seguir degli eventi perdesti la voglia di correre, pur avendo spazio in abbondanza, sempre ferma aspettavi, vivendo di stenti. Quando tornai e dopo pochi passi ti vidi tremare scoppiai in lacrime per strada, con il forte timore che gli anni più belli fossero andati, senza tornare portandosi via un mio pezzo di cuore. Anche la casa dei nonni infine, fu da lasciare e fu allora che tornasti con noi nell’appartamento riprendendo più spesso con noi a camminare perdendo via via nuovamente quel fare spento. Ci furono nuove prove, ci fu la malattia ma ogni volta ti riprendesti con nuovo vigore perché non era importante, quale fosse la via ma avere accanto i padroni per risollevare l’umore. Ora non so, quanti ancora saranno i giorni insieme ma non importa quel che in giro si dice che alla fine mi hai mostrato che basta esser insieme per aver reso un’intera esistenza felice. E ora che sei metà della mia vita io ti ringrazio perché lo devo a te se ne sono sicuro in questo mondo, tra la gioia e lo strazio so per certo che esiste, l’amore puro.”
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18/02/2021
“Un cane non se ne fa niente di macchine costose, case grandi o vestiti firmati. Un bastone marcio per lui è sufficiente, a un cane non importa se sei ricco o povero, brillante o imbranato, intelligente o stupido, se gli dai il tuo cuore lui ti darà il suo. Di quante persone si può dire lo stesso? Quante persone ti fanno sentire unico, puro, speciale? Quante persone possono farti sentire straordinario?”
Sei stata straordinaria fino all’ultimo.
Anche in una circostanza del genere, nella decisione più difficile da prendere, ci hai ricordato quanto amore ci hai dato e quanto ci hai fatto sentire una famiglia.
Che si sta insieme anche per condividere il dolore. Perché non lo si supera da soli.
Che anche quando giunge la fine, per quanto sia brutto, alla fine resta un percorso.
E l’unica cosa da chiedersi in questi momenti, perché è proprio nel mentre che è facile dimenticarsi dei momenti felici, è solo una: ne è valsa la pena?
Sì, sicuramente si.
W la famiglia, viva l’amore, viva la vita.
W Tai ❤️
17/10/2006 - 18/02/2021
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