Chow Chow Italia

Posts written by forever

  1. .
    Noi siamo qui con l'intento di fare informazione cinofila. Gli errori già fatti si possono contestare ma non cancellare, quindi se ti viene criticato un certo comportamento, non è perchè ti si vuole "punire" ma perchè tu capisca che non è giusto. Se la tua cagna non aveva il pedigree ovviamente non potevi avere una cucciolata con pedigree, e quindi sarebbe stato eticamente corretto evitare di farla accoppiare, o comunque non vendere i cuccioli ma regalari, o cederli al massimo in campio delle spese delle vaccinazioni che ovviamente gli avrai fatto prima di darli via.
    Finchè avrai voglia di imparare qualcosa di nuovo, come per esempio non far accoppiare cani senza pedigree allo scopo di vendere cuccioli sarai la benvenuta, se invece la tua posizione è un'altra e non accetti la linea di pensiero di questo forum perchè "tanto non sei l'unica a farlo" o ti sembra giusto farlo, allora faresti bene a lasciar perdere questo forum.
  2. .
    Ragazzi calmiamoci tutti, NoemiAle è nuova del forum e non conoscendoci può non capire il nostro eventuale umorismo.
    NoemiAle tu sei pregata di evitare scurrilità, in ogni caso dovrai ammettere che dopo aver allevato la bellezza di 30 cuccioli (che un allevatore di chow magari li fa in 10 anni) dovresti avere qualche cognizione in più, sull'importanza di un pedigree e sui nomi corretti delle razze che hai allevato, sul fatto che i cani senza pedigree non andrebbero allevati, e che vendere cani senza pedigree è illegale.
  3. .
    Siiii per favore organizzala!!!
  4. .
    :angry: il giorno prima leveranno un volo che sarebbe potuto andare bene!
  5. .
    CITAZIONE (NoemiAle @ 3/10/2012, 20:46) 
    si ho sbagliato a scrivere so benissimo che l american stafforshire e il pitbull sono 2 cose divere ma perekkia gente mi kiede che razza e???e io nelle parentesi ho messo pitbull x far capire pio meno la razza :sick

    Appunto per questo ho fatto la precisazione, la gente spesso scambia Amstaff per Pitbull perchè chi gli indica i cani per primo usa i due nomi come se fossero sinonimo uno dell'altro. Bisogna essere precisi affinchè chi entra nel forum e conosce queste razze non ci prenda per degli ignorantoni in materia cinofila, e per evitare che chi invece non le conosca vada in giro pronunciandoli in modo errato o facendosi idee completamente sballate.
  6. .
    CITAZIONE (NoemiAle @ 3/10/2012, 08:49) 
    ragazzi mia cognata aveva 2 chow chow pippo e benito ora sono morti li hanno presi a distanza di anni e nn ha mai avuto problemi nn hanno mai litigato ,,, x quanto rigurda il carattere l ho conosco gia ank se ha solo 5 mesi e testardo ma sono io a dare le leggi dato k ho sempre avuto america stafforshan terrier (pittbul),rottwailer e maremano e peggio dei pittbul nn esiste altro razza il chowchow e testardo ma nn da altri problemi e molto da guarda e geloso del padrone ma il resto e un cane che non da fastidio :rolleyes:

    Ciao NoemiAle, so che sono nomi complicati e magari hai scritto il messaggio velocemente, ma dato che entrano tanti lettori mi sembra giusto fare un appunto al tuo messaggio. I nomi corretti delle razze che hai nominato sono (evidenzio le correzioni in maiuscolo)

    AmericanN StafforSHIRE Terrier
    RottwEiler
    MareMmano
    PiTbuLL

    Inoltre una precisazione importante è che l'American Stafforshire e il Pitbull sono due razze diverse non vanno confuse una con l'altra.
  7. .
    :wub: :wub: :wub:
  8. .
    L'idea di base non è male ma dipende da come la sviluppano. Ho letto gli step di uno di questi corsi e mi è subito saltato all'occhi "una leggera pressione sul posteriore" per farlo sedere se non lo fa spontaneamente col bocconcino. Ai Chow non piace. Poi parlava di attivare la curiosità del cane tramite giochi come il tiro della pallina, in genere i Chow se ne fregano della pallina. Insomma prova ma tenendo presente cosa è un Chow, altrimenti finisci per prenderti un'infraccata di nervi perchè il tuo cane non reagisce prontamente come gli altri e rischi di andare via facendoti dire che il tuo cane non ti rispetta perchè se lo richiami anzichè tornare velocemente e felicemente ti guarda come a dirti "ma perchè? per una volta che si va a zonzo nella natura!!!" ^_^
  9. .
    Fai bene a chiudere, tanto non puoi dire niente di giustificabile. Un cane sta bene con la sua famiglia anche in un monolocale se i suoi proprietari sanno prendersi cura di lui facendogli fare il moto necessario, potrei comunque capire il volerle dare una casa con più spazio, ma RIVENDERE il tuo cane.... e mica per una cifra simbolica giusto per "scremare" i possibili interessati eh!!! Mammamia come siamo caduti in basso...

    p.s. SE CONTRIBUISCI ALLE SPESE PER IL SUO SOSTENTAMENTO FINO ALLA SUA MORTE TI POSSO TROVARE QUALCUNO INTERESSATO.

    E con questo chiudo anche io. Non mi avevi fatto una buona impressione fin dall'inizio, ma do sempre il beneficio del dubbio a tutti. Purtroppo (per il tuo cane) hai confermato in pieno la mia prima impressione.
  10. .
    Non entro nel merito della decisione di dar via un cane, ci possono essere rari e seri casi in cui diventa una scelta consapevole e mirata a migliorare le condizioni di vita del cane, ma RIVENDERLO e magari anche ad una cifra superiore a quella a cui si è acquistato, anzichè proporsi per una contribuzione spese col futuro proprietario come dovrebbe essere... boh boh... siamo proprio alla frutta. Marcia.
  11. .
    Ciao Zerocom, come sta la nuova Asia?

    Chiedo notizie perchè ho visto che la stai vendendo su Ebay a 700 euro.
  12. .
    Lo sapevate che vendere cani e gatti senza pedigree è addirittura illegale?

    http://www.tipresentoilcane.com/2012/09/21...ttura-illegale/

    di VALERIA ROSSI – Chi ha mai sentito parlare del Decreto Legislativo n. 529, del 30 dicembre 1992?
    Probabilmente nessuno: eppure esiste, è attualmente in vigore e vent’anni fa è andato a sostituire la legge n. 30 del 15 gennaio 1991, che era riferita solo agli animali da reddito.
    Il D.Lgs 529/92 recepisce invece la direttiva europea 91/174/CEE relativa alle condizioni zootecniche e genealogiche che disciplinano la commercializzazione degli animali di razza, estendo l’applicazione anche a tutte le specie e razze che non erano contemplate nella legge n. 30, quindi anche a cani e gatti.
    Ma di cosa parla, questo misconosciuto decreto?
    Parla del concetto di “animale di razza pura” e stabilisce le regole per la sua commercializzazione, determinando una volta per tutte – e senza possibilità di equivoci – la definizione giuridica di “cane o gatto di razza”… e VIETANDO, di fatto, la vendita di animali sprovvisti di certificato genealogico.
    Insomma, non solo il cane (o il gatto) senza pedigree non possono in alcun modo essere definiti “di razza” (come già sapevamo): ma non possono neppure essere ceduti in cambio di denaro!
    Infatti, all”art. 5, il decreto stabilisce che “è consentita la commercializzazione di animali di razza di origine nazionale e comunitaria, nonché dello sperma, degli ovuli e degli embrioni dei medesimi, esclusivamente con riferimento a soggetti iscritti ai libri genealogici o registri anagrafici, di cui al precedente art. 1, comma 1, lettere a) e b), e che risultino accompagnati da apposita certificazione genealogica, rilasciata dall’associazione degli allevatori che detiene il relativo libro genealogico o il registro anagrafico.
    É ammessa, altresì, la commercializzazione di animali di razza originari dei Paesi terzi, per i quali il Ministro dell’agricoltura e delle foreste abbia con proprio provvedimento accertato l’esistenza di una normativa almeno equivalente a quella nazionale.
    Alle stesse condizioni è ammessa la commercializzazione dello sperma, degli ovuli e degli embrioni provenienti dai detti animali originari dei Paesi terzi. Non sono ammesse condizioni più favorevoli di quelle riservate agli animali di razza originari dei Paesi comunitari.
    Salvo che il fatto costituisca reato, chiunque commercializza gli animali indicati nei commi 1 e 2 in violazione delle prescrizioni ivi contenute è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da L. 10.000.000 a L. 60.000.000 (essendo il decreto antecedente all’avvento dell’euro, le cifre sono ancora espresse in lire).

    Insomma, la commercializzazione è riservata esclusivamente agli animali accompagnati da pedigree!
    I “senza pedigree” non dovrebbero neanche essere venduti, e sicuramente non venduti come cani o gatti “di razza”: all’art. 3 dello stesso decreto risulta che non potrebbero neppure essere ammessi alla riproduzione!
    Soprattutto nel mondo catofilo c’è grande subbuglio, in questi giorni: ora vedremo se anche il mondo cinofilo saprà muoversi e chiedere il rispetto di questo decreto che potrebbe mettere un definitivo freno alla vendita di cuccioli senza pedigree, ma spacciati per cani/gatti di razza pura.

    Testo integrale http://www.anfi-lombardia.com/modules/doku..._source=message
  13. .
    ...
  14. .
    Ragazza fortunata la tua Chow :) Bravissima!
  15. .
    La cucciola se arriva da un allevamento avrà già un suo nome che le sarà stato dato dall'allevatore e che sarà presente nel pedigree, ma naturalmente potrete darle un vostro "nome di famiglia", che son certa vi verrà subito in mente appena vedrete la cucciola.
5092 replies since 23/8/2003
.